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Ravenna preromana

Fin dalla preistoria il tratto della pianura padana su cui sorse Ravenna fu caratterizzato dalle frequenti esondazioni dei brevi fiumi ad andamento torrentizio che scendono dall’Appennino verso il Mare adriatico. Ciò portò alla formazione di ampie zone lagunari, che da Ravenna si estendevano fino a lambire il Po (che sfociava più a sud rispetto al corso attuale), creando un vasto agglomerato lagunare chiamato Valle Padusa.

Data la natura del luogo, mancano testimonianze archeologiche della fondazione di Ravenna. Le origini sono incerte. I primi insediamenti della zona furono opera di Tessali, Umbri o Etruschi. L’abitato consisteva di palafitte distribuite su una serie di piccole isole situate all’interno della Valle Padusa, una situazione simile alla Venezia di secoli dopo.

La più antica testimonianza archeologica della città comunque è etrusca: una statuetta del VI secolo dedicata con un’iscrizione a un dio della guerra (corrispondente al latino Marte) depositata come offerta da un abitante di Volsinii. Alla fine del IV secolo a.C. i Galli Senoni presero il controllo di Ravenna.

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