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‘Ndujaalt

 
La ‘Nduja (dal francese Andouille Ò Anduill)Ò(a nduja) è un tipico salame calabrese  morbido e particolarmente piccante.

Viene prodotta prevalentemente nella zona di Spilinga (VV), ma oggi imitazioni del prodotto suddetto, anche di qualità paragonabile, sono ormai prodotte o comunque reperibili in tutta la regione, a tal punto da essere un alimento tipicamente associato, come avviene per il peperoncino, a tutta la Calabria.
Preparata con le parti grasse del suino, con l’aggiunta del peperoncino piccante calabrese, è conservata nel budello cieco (orba), per poi essere affumicata.
Si consuma spalmandola su fette di pane abbrustolito, meglio se calde, o come soffritto per la base di un ragù o di un sugo di pomodoro, con aglio; sulla pizza, prima degli altri condimenti se cruda, oppure appena sfornata; su fettine di formaggi semi-stagionati o nelle frittate.

Storicamente la ‘nduia è un piatto povero, nato per utilizzare gli scarti delle carni del maiale: milza, stomaco, intestino, polmoni, esofago, cuore, trachea, parti molli del retrobocca e faringe, porzioni carnee della testa, muscoli pellicciai, linfonodi, grasso di varie regioni, ecc. Nel cosentino venivano aggiunte, a questi ingredienti, le cotiche tagliate col coltello a pezzettini molto piccoli. La geografia tradizionale della ‘nduja è stata verificata da Corrado Barberis e Saverio Di Bella. Il successo commerciale è all’origine delle modificazioni attuali nelle composizioni della stessa.La nduja melicucchese è una variante del classico e più rinomato salume calabrese. Si tratta di una soppressata alla quale si aggiungono frittole tagliate a pezzettini, una quantità maggiore di peperoncino macinato e peperoncino in salsa ed alcune frattaglie del maiale cotte nella coddara e tritate finemente.

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