Nome ufficiale: Regno di Sardegna
Lingue: catalano, castigliano, sardo, italiano
Capitale: Cagliari de iure, Torino de facto (dal 1720)
Massima estensione: 73.810 km² nel 1859
Province sardegna: Cagliari, Carbonia-Iglesias, Nuoro, Olbia-Tempio, Oristano, Medio Campidano, Sassari, Ogliastra

Il Regno di Sardegna è l’entità politica fondata dai catalano-aragonesi in Sardegna sotto il re Giacomo II nel 1324 ed estintosi nel 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia da parte del suo XXIV e ultimo sovrano Vittorio Emanuele II di Savoia. Il regno fu creato sulla carta da papa Bonifacio VIII nel 1297, con la denominazione di Regno di Sardegna e Corsica[1] per risolvere la crisi politica e diplomatica tra corona d’Aragona e ducato d’Angiò sulla Sicilia (la Guerra del Vespro). La realizzazione concreta del Regno di Sardegna vedrà dapprima la guerra dei catalano-aragonesi contro i pisani [2], in alleanza col regno giudicale di Arborea. Sarà quindi a lungo contrastata dalla resistenza sull’isola del medesimo regno di Arborea e potrà considerarsi finalmente conclusa, con la definitiva sconfitta del regno giudicale, solo nel 1420.

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