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Cagliari, dalla storia plurimillenaria che ha lasciato tracce nell’intera città, è sede universitaria e arcivescovile. È il centro amministrativo storico dell’isola essendo stata , sotto la denominazione di Caralis , capoluogo della provincia di Sardinia et Corsica durante il periodo romano e successivamente capitale del Regno di Sardegna , che in seguito divenne Regno d’Italia , dal 1324 al 1861 . Il suo porto è classificato “internazionale” per via della sua importanza nel panorama nazionale e sopranazionale ; svolge funzioni commerciali, industriali, turistiche e di servizio per passeggeri.

Etimologia

In passato Cagliari era chiamata Krly dai fenicio-punici mentre in latino era Càralis o al plurale Calares o Karales . Durante l’epoca Giudicale il centro della città divenne quello che oggi è il quartiere Santa Gilla e in Sardo medioevale veniva pertanto chiamata “Santa Igia”. Con l’arrivo dei Pisani venne identificata nei documenti pisani come Kastrum Karalis e successivamente dagli aragonesi come Castel de Càller in catalano antico. Successivamente all’affermarsi del castigliano durante il dominio spagnolo il nome divenne Callari e infine nel periodo sabaudo il nome venne semplicemente translitterato in italiano ottenendo l’attuale Cagliari. In lingua sarda il nome attuale Casteddu viene dall’identificazione della città con il quartiere fortificato di castello edificato durante la dominazione pisana.

Intorno al XVI secolo Roderigo Hunno Baeza, un umanista sardo, affermò che Karalis derivasse dal greco º¬Á± che significa testa, poiché Cagliari era il principale centro dell’Isola. Il semitista Guglielmo Gesenius fece derivare il toponimo da Kar Baalis, che in fenicio significa “città di Dio”. Questa derivazione venne, seppur con qualche differenza, accettata da Giovanni Spano; egli, infatti, sostenne che Cagliari derivi dal nome fenicio Kar-El, che significa anch’esso “città di Dio”.

Max Leopold Wagner fece risalire il termine Karalis al protosardo, trovando riscontro con i toponimi Carale di Austis, Carallai di Sorradile, Karhalis o Karhallis della Panfilia e Karhalleia della Pisfidia. Inoltre il toponimo Karalis è da collegare con gli appellativi cacarallai, criallei, crielle, chirelle, ghirelle (crisantemo selvatico e macerone) e garuleu, galureu, galileu (polline depositato nel miele, che è di colore giallo oro), che hanno affinità con l’etrusco garouleou (crisantemo selvatico). Tutti questi termini vanno ricondotti ai viaggiatori dell’Ottocento che definivano Cagliari “gialla”, poiché la roccia della sua roccaforte era di questo colore.

Francesco Artizzu notò che la radice “kar” nel linguaggio dei popoli mediterranei significava “pietra/roccia” e il suffisso “al/ar” dava valore collettivo, e si sarebbe formato così Karali, che significherebbe “luogo di comunità sulla roccia” o semplicemente “località rocciosa”. Quanto poi al plurale Kalares, Artizzu lo spiega col fatto che, da un nucleo iniziale, si sarebbero uniti altri nuclei vicini, aumentando così l’estensione della città. In conclusione, molto probabilmente in origine Karalis/Caralis aveva il significato di «luogo di comunità sulla roccia/rocca gialla o bianca».

Geografia

La città di Cagliari è situata nella zona meridionale della Sardegna. Si trova in mezzo al Golfo degli Angeli, uno dei più belli di tutto il Mediterraneo, e si sviluppa intorno alla Sella del Diavolo, e ad est i monti dei Sette Fratelli, ad ovest i monti di Capoterra e a sud della la pianura del Campidano. Ha inoltre in comune con Roma, Lisbona e Istanbul il fatto di essere stata costruita su 7 colli che identificano altrettanti quartieri “storici”: Castello, Tuvu Mannu, Tuvixeddu, Monte Claro, Monte Urpinu, Colle di Bonaria, Colle di San Michele.

Il clima della città è tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e siccitose. I valori estremi estivi talora superano di poco i 40 °C (a volte con tassi di umidità contenuti), mentre quelli invernali, solo in condizioni particolari e rare, scendono leggermente sotto lo zero. Leggermente più continentale il clima della pianura del Campidano, evidenziato delle rilevazioni della Stazione meteo di Decimomannu.

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