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altLa chiesa di San Bàbila di Milano

si trova nella piazza omonima alla confluenza di Corso Vittorio Emanuele II, Corso Europa, Corso Monforte e Corso Venezia.

Sul luogo della chiesa attuale sembra che ne sia esistita un’altra edificata sopra i resti di un tempio pagano dedicato al Sole; questa chiesa, di cui non rimane traccia, sarebbe stata chiamata «Concilio dei Santi» in quanto vi sarebbero stati sepolti i primi cristiani milanesi.

La ricostruzione avvenne nel IV secolo ed alcuni particolari architetto­nici e decorativi denunciano un’ulteriore ricostruzione prima del IX secolo.

La basilica attuale è più lunga dell’originaria perché alla fine del XVI secolo venne aggiunta alla parte anteriore una nuova campata e venne completata la facciata in forme barocche.

Il complesso fu rifatto a metà del XIX secolo nell’intento di risalire alla basilica medievale, nei primi anni del XX secolo venne costruita la facciata neoromanica dise­gnata dall’architetto Paolo Cesa-Bianchi ed il campanile, costruito nel 1820 in sostituzione di quello crollato nel XVI secolo, nel 1926 fu trasformato in stile neoromanico.

La basilica di S. Babila era considerata un tempo la più importante di Milano dopo il Duomo e la Basilica di Sant’Ambrogio, tanto che i suoi parroci avevano diritto a un posto d’onore nelle cerimonie religiose cittadine.

Architettura e arte

La chiesa di San Babila è una delle principali chiese milanesi in stile neoromanico. Delle tre navate, ognuna conclusa da un’abside semicircolare; la centrale è coperta a botte mentre le laterali sono a crociera nervata.

Della chiesa originale non rimane praticamente nulla, in quanto ciò che oggi si può vedere è figlio dei pesanti ripristini, o per meglio dire contraffazioni, cui furono sottoposte negli ultimi due secoli tutte le chiese di origine medievale della città.

Oltre a qualche capitello medievale, si è salvato dalla furia distruttrice dei “restauri” solo un piccolo gruppo di lapidi cinque-seicentesche collocate sulla parete di destra all’ingresso. Nella navata destra vi è inoltre un’immagine seicentesca della Madonna, che è tra le più amate dai cattolici milanesi.

Le due cappelle laterali risalgono al tardo Rinascimento, ma sono decorate con immagini moderne di stile accademico. In particolare, quella di sinistra, dedicata a San Giuseppe, contiene dipinti di Ludovico Pogliaghi (San Giuseppe con Gesù bambino; figure di santi), quella di destra, dedicata a Sant’Antonio da Padova, si fregia invece di dipinti di Giuseppe Bertini (Sant’Antonio ai piedi del Crocifisso) e di Giuseppe Mentessi (santi francescani).

Anche il mosaico del catino absidale (San Babila coi tre fanciulli martiri) è moderno.

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